A conoscere Babbo Natale
Ladies and gentlemen, ecco a voi i primi ospiti di FlipThroughTheWorld! la storia di Lenticchia e Atpco in viaggio nel lontanissimo e freddissimo Nord Europa con una missione: far conoscere Babbo Natale alle loro due bimbe. Com’e’ viaggiare con due bimbe di meno di 7 anni in due? Si puo’ o non si puo’ fare senza perdere la testa? Qui la versione di entrambi!Il loro blog Stuppefaccende racconta il resto della loro incasinata, imprevedibile e stupefacente vita quotidiana!
A conoscere Babbo natale…con gli occhi di Lenticchia
Coi bimbi non si viaggia..si fanno le avventure. Perché i bambini sanno essere capricciosi, bastian contrario, noiosi, musoni persino in vacanza..allora, regola numero 1: in viaggio distraiamoli, divertiamoli, soffochiamoli di esperienze così non si ricordano dei capricci!! Il nostro viaggio in Finlandia, organizzato sei mesi fa e pensato almeno un anno fa non prevedeva imprevisti ma l’imprevisto, da quando conosco Atpco, è all’ordine del giorno!
Quindi regola numero 2: non illudetevi di avere tutto sotto controllo! Noi avevamo pianificato ogni cosa ma a tre giorni dalla partenza scopriamo che era tutto da rifare! Ti spostano tutti gli aerei?Poco male! Sei quasi certo di perdere il treno notturno? Poco male!! Ma se la carta di identità di una delle piccole è scaduta e lo scoprì in aeroporto..enorme disastro!
Regola numero 3: i documenti scadono..ricordarsi!!! Mossi da pietà ci hanno comunque concesso di viaggiare. Abbiamo ovviamente perso il treno prenotato mesi prima (era in offertissima)..volatilizzato come l’Aurora boreale..ma il bello deve ancora venire!
Regola 4: avere sempre un kit pronto soccorso con voi, perché tutto può succedere. Sul treno dove siamo saliti senza biglietto ci hanno dato una cuccetta dove la figlia senza carta di identità ha fatto sfoggio della sua migliore reazione allergica intestinale colpendo in pieno il babbo e le coperte..
Regola 5: le persone sono gentili. La Finlandia ha un clima proprio bruttino, sempre buio e grigietto ma i suoi abitanti sono tanto tanto tanto carini. Più di una volta la cortesia gratuita ci ha sorpreso (lo sconto sul biglietto del treno in cui siamo saliti dopo aver perso il nostro, il frigo pieno nella casa dove abbiamo alloggiato, la foto dell’abbraccio piu tenero del mondo durante la seconda visita a babbo natale senza averci fatto pagare nulla, la signora elfo che si è fatta fare decine di foto mentre spediva le nostre migliaia di letterine, lo spostamento di prenotazione della macchina noleggiata in un aeroporto diverso per sbaglio fatto senza nessuna difficoltà..
Avevamo pensato di fare tante cose ma loro si stancavano tanto in fretta quindi regola n. 6 adattarsi ai loro ritmi..in fondo viaggiare allarga le loro menti e non vogliamo ricordino solo la stanchezza. Questo nostro viaggetto è stato molto intenso e divertente. Non abbiamo fatto tutto quello che avevamo programmato ma eravamo tutti insieme. Solo noi. Niente di meglio come regalo di Natale.
A conoscere Babbo natale…con gli occhi di Atpco
Dicembre 2014: la grande decisione.. Si parte per andare a trovare Babbo Natale!
Maggie avrà 5 anni (temo che con l’inizio delle elementari tutte le fantasie svaniranno) e Terry … beh non pensiamoci visto che sta così male… Sicuramente fra un anno starà meglio.
Con questa fiducia (che devo ammettere ho ripetutamente perso lungo il viaggio a causa degli innumerevoli imprevisti) e un briciolo di follia ho realizzato un sogno: far conoscere alle mie bimbe il vero Babbo Natale, in Lapponia! Ecco cosa suggerirei a chi ha in mente un viaggio altrettanto lungo e impegnativo.
1) Se vuoi far ridere la divinità, raccontagli i tuoi piani (C.W. Briggs).
Pianifica, prepara, organizza. È fondamentale con dei bimbi al seguito! Questo viaggio è stato pensato almeno un anno prima (monitorando i prezzi dei voli). Forse però è ancor più fondamentale … prepararsi agli imprevisti. Flessibilità e resilienza sono parole chiave… Noi siamo particolarmente “avvezzi” agli imprevisti e questa volta abbiamo fatto il pieno: voli rischedulati (scoperto 3gg prima della partenza), carta di identità di E. scaduta (scoperto al check in), coincidenza treno persa (biglietto ricomprato alle 23:00), macchinetta per comprare il biglietto che fa le bizze, solo per citarne alcuni …
2) keep calm and be danish. No panic.
A Copenhagen faccio il biglietto metro da Aeroporto a Ørestads Blvd. Biglietti prenotabili solo per il giorno, solo dalla stazione aeroporto validi per un’ora. Decido di salutare le fredde macchinette e andare allo sportello per la tratta inversa per l’indomani mattina. Risposta serafica dell’operatrice? “it’s not possible here. you can buy the ticket at Ørestads” Significato: perché devi agitarti per fare una cosa che ti serve domani e che alle macchinette puoi fare in 30 secondi? Soprattutto: se ti agiti per una cosa che ti porta via 30 secondi forse dovresti concentrarti su qualcos’altro.
3) Salute questa sconosciuta.
Viaggiare con bimbi piccoli non mette al riparo né loro né noi da qualche acciacco. Soprattutto in inverno. Soprattutto ai -9. Un anno fa Terry era malatissima (6 mesi di virus vari..). 7gg prima della partenza, alle 3 del mattino, di corsa al pronto soccorso con la piccola Terry: tremori e febbre a 39,3°. Giorno dopo sia Terry che Maggie che Lenticchia malate con febbre e virus streptococco in corpo: cura di 6gg. Prima notte di viaggio: Maggie vomita addosso ad Atpco. Lasciate ogni speranza o voi che viaggiate: convinverete con gli acciacchi.
4) Piccolo è meglio.
Ogni volta che pronuncio questo assioma del babbo viaggiatore le mamme mi guardano malissimo come se fossi uno stronzo senza cuore. La verità è che i piccoli mocciosi sono fatti per viaggiare: si adattano alla perfezione, sono bagnomuniti e sono facilmente trasportabili (il primo viaggio in aereo di Maggie è stato a 19gg di vita). Molto più complicato rispondere ai mille perché e ai capricci di una 5 enne che ripete a macchinetta:”dove andiamo?.. Non ho voglia… Voglio giocare ancora.. Devo andare in bagno… Ho sete.. dove andiamo?.. Non ho voglia… Voglio giocare ancora.. Devo andare in bagno… Ho sete.. ”
5) Sii gentile quando possibile. È sempre possibile. (Dalai Lama).
La gentilezza e il rispetto ci hanno accompagnato per tutto il viaggio ed è uno dei ricordi più belli. A Copenaghen mentre mi aggiravo sull’aeroporto trovo un biglietto per terra: era di un francese il cui imbarco iniziava 20 minuti dopo. Prendo il biglietto, mi dirigo al gate e lo consegno alla hostess dicendo che l’avevo trovato per terra. Sempre a Copenaghen, al rientro, mentre mi aggiravo sull’aeroporto e mancavano 20 minuti al gate, una signora mi guarda e mi avvisa che avevo appena perso tutti i biglietti della famiglia: caduti dalla tasca!!!
Ecco spero vivamente che viaggiare aiuti le mie bimbe ad essere gentili quando possibile, ovvero sempre.