Matti da Sognare a Cagliari

Ricordo prima di tutto il silenzio assoluto, la sensazione di orecchie tese all’ascolto. Non lo so quanti eravate, 60, forse 70, forse più….so solo che è stato emozionante.
Ricordo la musica della chitarra che ha fatto esaltato e fatto volare le nostre parole di inchiostro lette da Martina. Ricordo le risate, che mi hanno sciolta, e hanno fatto sparire la tensione accumulata nel pomeriggio. E alla fine i post-it attaccati sulla copertina non sono serviti a tanto, perchè le parole sono arrivate dal profondo, e i pensieri si accavallavano, spingendosi l’uno con l’altro. Spero solo di non aver parlato troppo in fretta, come mio solito, mangiandomi le parole.
Ricordo che non smettevo più di firmare i libri, e che mi sono sentita un po’ fuori luogo, in quel momento…io, con la mia grafia da gallina peggiorata negli anni (causa utilizzo del computer), di fronte alle aspettative di una frase carina, un pensiero originale…mah, non so se sono stata all’altezza della vostra generosità e apertura.
Non smetterò mai di ringraziare il Cenacolo di Ares per quell’email arrivata tra i laghi argentini, che ci ha dato la possibilità di realizzare un altro sogno.
Grazie a Frank Perry che ha cullato le nostre parole e le ha trasformate anch’esse in musica. Grazie a Martina Marongiu, socia fondatrice del Cenacolo di Ares, per la sua bella interpretazione. Grazie a chi è intervenuto con le sue domande.
Grazie a chi ha affollato la sala e a chi è rimasto in piedi perchè lo spazio era poco. Grazie per il vostroa ffetto, le vostre belle parole. Spero che siate tornati a casa convinti che i sogni, talvolta, si possono avverare. E che valga sempre la pena combattere per renderli reali.

Per i masochisti, o per chi ha perso la presentazione, ecco il video integrale della serata:

Sotto alcune foto, realizzate dalla sorella di EffeFemmina e da Sascha, amico tedesco innamorato della Sardegna. Ah, per la cronaca: Sascha mi parla ancora, nonostante il pezzo del libro letto da Martina sui turisti tedeschi e i loro calzini bianchi 😉

PS: un po’ meno grazie (scusate la vena polemica) alla gestione del Metzcal, perchè è evidente che a Cagliari bisogna ancora fare passi da gigante nell’offrite un servizio decente. Peccato, perchè il locale è incantevole ed accogliente, e potrebbe fare molto di più dell’offrire drink agli adolescenti che affollano Piazza Jenne (con tutto il rispetto per gli adolescenti!).