Pobidda e pobiddu
Il giorno dopo, EffeFemmina ha detto ad EffeMaschio “Se me l’avessero detto che mi sarei divertita così tanto, mi sarei sposata prima!”. Perchè diciamocelo, ci siamo divertiti come pazzi. E l’unico rammarico è che tutto sia finito troppo presto…. Si potesse, vorrem tornare indietro per ricominciare!
DoppiaEffe è convolata a nozze, e l’ha voluto fare nel suo stile, con un matrimonio a tema viaggio (e cos’altro potevamo scegliere?), ma in stile libero, senza stressarsi troppo su questo tema. Con una cerimonia sulla spiaggia, un pullmino Wolkswagen a simboleggiare la sua zingaraggine, in un bel ristorante che a qualcuno ha ricordato il Messico, e soprattutto attorno l’insieme degli amici più cari e vicini per entrambi, quelli che in questi anni ci sono stati accanto, partecipi della nostra vita insieme.
Cornice della cerimonia il mare di Chia, nella spiaggia Su Giudeu…le colline verdi alle spalle, lo stagno con placidi fenicotteri rosa accanto, la sabbia bianca e sottile e un mare turchese di fronte hanno fatto dimenticare a tutti il panico generato dalla notizia che la cerimonia sarebbe stata civile, e celebrata sulla spiaggia. Improvvisamente nessuno si ricordava più del panico prematrimoniale (cit: “Come devo vestirmi?”, “Come facciamo con le scarpe?”, “C’e’ da camminare tanto?”), e tutti zampettavano felici a piedi nudi. Compresi gli sposi, ovviamente. Che la sposa ha deciso bene di arrivare con in una mano il bouquet (di peperoncini), e nell’altra le scarpe rosse col tacco:
Che lei non se lo ricorda mica di essere entrata sulle note di Over the Rainbow, si ricorda solo che saltava senza le scarpe, e rideva insieme a suo padre che la accompagnava. E invece lui, lo sposo, era commosso, e le ha detto “Sei bella”, e lei era contenta che il vestito rosso piccante, come i peperoncini, gli sia piaciuto, e gli ha detto commossa “Sei bello anche tu”, e si sono abbracciati un milione di volte e più, con le mani intrecciate per dividere e scaricare l’emozione.
Ma la vera chicca della cerimonia è stata lui, Michele, il celebrante venuto dal mare. Questo è lui:
e questi siamo noi, visti, dalla sua prospettiva. Che la vita è sempre una questione di punti di vista, si sa.
Perchè sapevamo che servisse qualcosa per alleggerire l’emozione, e quando EffeMaschio ha raccontato a EffeFemmina la sua idea di far entrare il celebrante dal mare, lei è scoppiata a ridere, e ha accettato subito. E lui le ha detto “Sei davvero la donna che voglio sposare”. E quando abbiamo spiegato l’idea a Michele, il celebrante, lui è rimasto talmente e sconvolto da dire “Se mi chiedete di fare questo, ogni altra cosa che avevo pensato, e scartato, è nulla in confronto. “. Così il giorno prima del matrimonio siamo andati al supermercato ad acquistare pinne, maschera, boccaglio, e un accapatoio blu patriottico, che tra l’altro alla stessa ora del matrimonio l’Italia giocava con la Costarica, e qualche invitato è stato pure beccato con gli auricolari a seguire la diretta della partita.
E quando la sposa è entrata, e suo padre l’ha consegnata allo sposo, e tutti si sono girati verso il celebrante che non c’era, è scattato il panico. Voci incontrollate hanno fatto il giro in mezzo secondo “Si è perso”, “E’ in ritardo”, “Sarà stato male?”, qualcuno cominciava a pensare di doverlo sostituire, mentre invece la sorella-wedding planner rischiava l’infarto e chiedeva in modo ossessivo “Fre è uno scherzo vero? Dimmi che è organizzato!?”. E dopo qualche minuto così, qualcuno ha notato “Ma non è che è quello?”, puntando uno che usciva dall’acqua, mentre qualcun altro pensava “Ma guarda questo pirla che esce dall’acqua proprio di fronte all’arco degli sposi”. E così ci siamo trovati di fronte il celebrante più figo della storia, vestito in accapatoio azzurro nazionale e con la fascia tricolore. E lui, emozionato, ha cominciato a fare il discorso, ma non è riuscito a dire tutto quello che avrebbe voluto dire, perchè, causa ritardo della sposa, è restato a mollo per almeno mezz’ora, e il Mar della Sardegna non è il mare dei Caraibi, e al povero celebrante nel frattempo il cervello si era atrofizzato. Ma è stato bravissimo lo stesso, pienamente all’altezza del suo difficilissimo compito:
Avevamo chiesto a tutti gli invitati di leggere qualcosa, durante la cerimonia. Qualsiasi cosa, una citazione, pezzi di canzone, di film, di libri, un discorso…..qualsiasi cosa ricordasse loro DoppiaEffe. E in tantissimi hanno accolto l’invito, e così la cerimonia civile, invece di essere un atto burocratico di breve durata, è diventata un momento di commozione collettiva, con tutti che piangevano e ridevano insieme, sulle note di violino e chitarra. Grazie mille a tutti voi che avete voluto condividere con noi i vostri pensieri, ci avete fatto emozionare, è stato bello.
E nonostante l’imperfezione dei preparativi (povera wedding planner, l’abbiamo fatta disperare noi due disinteressati ai particolari!!!), tutto è stato invece perfetto. La luce, il vento che si è calmato all’improvviso, i fenicotteri rosa che si sono alzati in volo sopra le nostre teste, le letture, la musica, gli anelli portati dalla piccola Swami, che terrorizzata dalla troppa gente li ha scaraventati a terra a mezzo metro dall’arrivo. Qualcuno ha detto che mancava solo che apparisse la stella cometa, e che se fosse successo non si sarebbe stupito.
(bravissima Anna Saracino per aver catturato i fenicotteri in questa foto!)
E dopo le foto di rito, e il lancio del bouquet, e lo spumante offerto dalla proprietaria del chiosco, Marcello, surfista viaggiatore, ci ha accompagnati col suo mitico pullmino Wolkswagen al ristorante. E sulla strada parlavamo di viaggi, figurati, e ci siamo detti che prima o poi lo compreremo anche noi, un pullmino cosi, adibito a camper, con tanto di cesso chimico interno.
E dopo…bè, ricordiamo solo milioni di brindisi, e saluti, e tentativi di mangiare per non finire ubriachi fradici, e la musica, perchè abbiamo ballato tutti insieme scatenatissimi. Abbiamo ballato di tutto, da De Andrè a Maracaibo, tra trenini e mohito, con l’open bar preso d’assalto. Il proprietario ci aveva chiesto se ci fossero stranieri al matrimonio, perchè con gli stranieri l’open bar non gli conviene….non poteva immaginare che un gruppo misto di sardi, pugliesi, siciliani, romani, napoletani, toscani, e chi più ne ha più ne metta, avrebbe a un certo punto fatto finire la menta per fare i mohito.
Alle 3 e mezza del mattino, mentre il personale del ristorante puliva, e venivamo gentilmente invitati a lascaire la sala, la sposa, in totale stato euforico, chiedeva e implorava tutti di spostarci in spiaggia. Voleva fare il bagno, fare un falò, qualsiasi cosa. Ma nessuno le ha dato retta, tutti troppo sfatti dall’open bar e dalla cena (che si racconta essere stata eccessiva, in pieno stile sardo, tanto che il porceddu, fatto cucinare appositamente per i non sardi, è stato praticamente non mangiato).
La festa, da buona tradizione sarda, è poi continuata per i tre giorni successivi, e ha compreso una tappa in Barbagia a suon di culurgioni e mirto fatti in casa, amici e famiglie tutti insieme.
Insomma, noi ci siamo divertiti un casino. Spiace non avere avuto tanto tempo da dedicare ad ognuno di voi, ma sappiamo che capite, sappiamo che vi siete divertiti, e questo era il nostro obiettivo: divertirci, che fosse prima di tutto una festa per tutti quanti, noi compresi.
E allora un augurio a noi DoppiaEffe per questo matrimonio rosso passione, perchè la nostra vita continui come è stata fino ad oggi e come il giorno del nostro matrimonio: divertente, con pochi piani e tanta voglia di rischiare, con tanti sorrisi, emozionante e piccante, piena di persone care e speciali, vissuta come vogliamo noi, in barba a tutto il resto.
Congratulazioni DoppiaEffe!
Nota: le foto sul blog sono state realizzate dalla fotografa Manuela Manca (www.manuelamanca.it), grazie per i bellissimi scatti!
PS2: durante la giornata siamo in realtà stati l’incubo della fotografa, che avevamo avvisato da tempo che non avrem voluto foto in posa, ma che probabilmente non ci credeva fino in fondo. Così, mentre la sposa si sottoponeva all’incubo del trucco & parrucco, la fotografa rincorreva lo sposo che si esibiva in piscina nella sua specialità, i tuffi a bomba:
La sposa intanto combatteva con la pettinatura, che non ne voleva sapere di venir fuori come quella del giorno della prova, motivo che ha causato il ritardo clamoroso che stava per costare l’assideramenteo al celebrante venuto dal mare:
Altri shoot carini (alcuni dei quali sono di Carmela Gambardella, grandissima!)
È strano, sembra sia passato tanto tempo…. Grazie per avermi regalato tutte queste intense emozioni. Vi voglio bene
TI voglio bene anch’io. E grazie a voi per l’aiuto, il supporto, le sorprese…e per esserci, sempre. Smack.
Siete dei miti . Vi leggo sempre con molta simpatia . Baci e buon viaggio e auguroniiii siete belli con la fede al dito 🙂
🙂 grazie Angela! che strano vedere questa cosa luccicante al dito 😛 un abbraccio
Francesca… che belle emozioni! Grazie
avevo veramente bisogno di buoni sentimenti
buon viaggio piccioncini e teneteci aggiornati sul mondo
un abbraccio,
Anto
ahahah, di niente, è stato un piacere 😉
un bacio grande
A is sposus F&F
Sighei a Bolai impari a manu tenta e arriendi cumenti in cussa fotografia!
Grazie Simonetta, che bell’augurio! l’ho dovuto tradurre a Pobiddu che ancora non ha fatto il corso avanzato 😉
un abbraccio
magnifico!
🙂
Ma quanto è bella la vostra storia insieme! Siete un gran bel esempio!
Buon viaggio, vi seguo sempre con molto piacere!
Grazie Cristina!! Un bacione grande da parte nostra 🙂
Bellissimo matrimonio originale come siete Voi. Ci siamo divertiti un mondo grazie a Voi e al vostro sorriso
Grazie a voi per averne fatto parte 🙂