Vita da artisti
Stamattina quando sono uscita di casa e splendeva il sole, ed il cielo era azzurro, mentre il weekend soffiava un vento terribile ed il sole andava e veniva…dicevo, stamattina sono stata stranamente felice che il weekend il tempo avesse fatto schifo.
Sono strana, vi direte. No. E’ che da qualche settimana passiamo il weekend in clausura per lavorare alla revisione del libro: non potete capire che tortura sia stare dentro casa mentre fuori splende il sole. Mi sembra di essere tornata a quando scrivevo la tesi, e a GIugno, col caldo di inizio estate, ed invece di andare al mare dovevo piazzarmi di fronte al pc, a grondare sudore. La settimana scorsa faceva un tempo meraviglioso e visto che non potevo uscire ho cominciato ad andare in giro per casa con la mia poltrona ed il pc, cercando il sole. Sono finita in camera da letto, incastrata tra il letto e il muro, con la finestra di fronte ed il sole finalmente in faccia…potevo immaginare di vedere il bosco, o una spiaggia, o un panorama qualsiasi invece della recinzione della casa di fronte….ma almeno stavo al sole.
Questo weekend invece il tempo inclemente ha reso tutto pui’ semplice: EffeMaschio ha stoicamente deciso di condividere con me la clausura (per guadagnarsi il nome sulla copertina del libro), ma ha qualche margine di liberta’ in piu’. Puo’ uscire per fare la spesa, per esempio. Tutta vita. Io invece, da quando siamo tornati venerdi sera da una serata con amici, ho rimesso il naso fuori casa quasi 48 ore dopo, per aiutare EffeMaschio ad innaffiare l’orto. Non che ce ne fosse bisogno (il mio pollice verde…ecco, non e’ verde, diciamo cosi), ma avevo DISPERATAMENTE bisogno di uscire fuori dala porta di casa…poco importa se per fare 10 passi. Ero fuori, all’aperto. Aria (fredda), ma sempre aria.
Nelle ultime due settimane il lavoro e’ aumentato di intensita’ perche’ dobbiamo chiudere il libro, stiamo svegli fino alle 3 a scrivere, ed ogni lunedi abbiamo il nostro incontro con la nostra editor per fare il punto insieme. Vederla in canottiera col ventilatore alle spalle e’ una tortura, oggi le ho chiesto se poteva per favore farsi vedere in maglione….e’ finita che non abbiamo usato la webcam. Grazie S, abbiamo apprezzato.
Mentre io leggo, cancello, aggiungo, cancello di nuovo, rifletto, e mi faccio le pippe mentali, EffeMaschio corregge, e devo dire che e’ bravissimo: inclemente, inflessibile, ha il dizionario dei sinonimi nella testa ormai, va a caccia di ripetizioni e cancella le parti dove parla il Grillo Parlante, invece della nostra voce…odioso grillo parlante. Sabato pero’ ad un certo punto si e’ rotto, ed mi ha abbandonata al libro, mentre lui si dedicava a fare l’artista. SI, perche’ in questi mesi ha manifestato piu’ volte l’idea di fare qualcosa di artistico anche lui: io stavo scrivendo il libro e provando a ricominciare a suonare il piano, lui doveva trovare qualcosa da fare. Cosi ha deciso di diventare pittore.
Ora, da quando ha manifestato l’idea sono trascorsi diversi mesi….nel frattempo ci siamo dati a pitturare i mobili di casa, per fare esercizio. Ma sara’ colpa della mostra di Monet che abbiamo visto la scorsa settimana, questo sabato pomeriggio ha infine tirato fuori i colori, i pennelli, la tela bianca che gli avevo regalato qualche tempo fa, ha arrangiato una tavolozza…e ha cominciato a dipingere. Era felice, mentre lo faceva, e anche quando guardava il risultato. Dovete sapere che sostiene di aver disegnato una riproduzione fedele della Gioconda, a 12 anni, che pero’ suo padre ha cestinato prima che gli venissero strane idee sul fare l’artista, invece che andare alla ragioneria. Quindi la vena da artista e’ una cosa che ha sempre avuto dentro…ci ha messo quasi 20 anni a farla venire fuori nuovamente…ma che importa? era bello vederlo cosi felice. Soddisfatto del risultato.
Stiamo ancora decidendo dove (ehm…anche se, veramente) appendere il suo primo capolavoro, mi dice che devo trattarlo con cura, perche’ un giorno potrebbe valere milioni….se lo dice lui!
A proposito di Monet, ho letto dei pensieriinteressanti alla mostra sull’ossessione dell’artista (non ho voglia di cercarli ora, crollo dal sonno e sono le 11 di notte, e ieri non ho dormito).
Quando l’ho letto mi sono sentita meno scema a passare un’ora a rileggere la stessa frase, cercando di renderla leggera, scorrevole, chiara…insomma, perfetta. E se prende cosi a me, che sono una scrittrice finta (che i blogger dovrebbero fare i blogger, mi sa, non dovremmo metterci grilli per la testa), ora posso capire un genio come Monet…e lo immagino fermo di fronte alle sue ninfee, nel laghetto che aveva fatto costruire dietro casa, ad osservarne la variazione cromatica, per ore, osseervando la variazione della luce. Per cercare la perfezione. E per trovarla, perche’ i suoi dipinti sposti erano splendidi, vivi, pure nella semplicita’ del loro soggetto. CI potevi leggere la variazione del mondo…che in fondo resta sempre uguale. Bellissima mostra.
PS: domenica mattina ci siamo messi a fare il tiramisu’, perche’ serviva qualcosa di dolce in cui cercare ispirazione ed affondare nei momenti di sconforto letterario. Love it. Peccato che il troppo caffe’ mi abbia fatto passare la notte in bianco, e stamattina non riuscissi a capire una parola d’inglese: mi sentivo un vecchio con la demenza senile, tornata alla mia lingua madre ed incapace di capire il resto del mondo. So’ problemi.
che bello!!!!!!!!! Mio figlio frequenta il liceo artistico, e il prossimo anno abbiamo il progetto Australia, perciò può dare qualche lezioncina a effemaschio!!!!!!!!!!!!!!!! 😀
Scherzo naturalmente………mio figlio si sente più……….diciamo architetto, ha deciso che per la terza quest’anno l’indirizzo sarà architettura, ed essendo stato rimandato in matematica non so se è un idea brillante! Tant’è………………spero nel trasferimento di neuroni intelligenti quando passa davanti alla Normale per andare a scuola!
ahahah povero! dai ce la può fare, se uno ha una passione può pure sconfiggere l’esame di analisi 🙂
comunque possiamo organizzare qualche lezione via Skype? prima che mi circondi di opere d’arte 😛
ps: se venite in AUstralia dobbiamo incontrarci epr forza, Melbourne dev’essere una tappa d’obbligo!
Stanne certa!!!!! E’ una minaccia……………. 😀
La nostra destinazione finale per ora è Perth, ma non si sa mai…………lavorando in albergo mi sembrava interessante la Sunshine Coast………..prima devo fare il giretto esplorativo…….
Che guaio ha fatto il mio più piccolo cugino Peppino. papà di Effe m., al figlio in tenera età distogliendolo dalle attitudini artistiche, ma in compenso ha aiutato gli eventi futuri nelle vostre esperienze di vivere insieme che continuano a dare inaspettate e gradite sorprese- A Effe f., tralasciando la timidezza, chiedo come posso divulgare il libro in arrivo? Saluti.
🙂 quindi dobbiamo ringraziare Peppino?
Grazie Peppe per la pubblicità sul libro, ti facciamo sapere appena abbiamo qualche dettaglio in più! un abbraccio a tutti
Ok!