EffeFemmina, cittadina ed evasore fiscale di serie B
Questo weekend sono barricata in casa a lavorare sul libro, ho ricevuto i feedback dall’editore e mi tocca lavorare sodo, ma veramente sodo…quindi Spotify on con musiche varie, scorte di cibo, ed unica distrazione permessa un film stasera al Melbourne International Film Festival. La mia concentrazione sul libro e’ altalenante, cosi ogni tanto vago online. E cosi capito su Repubblica.it, a leggere un articolo che mi fa arrabbiare.
Titolo:Redditi governo, Cancellieri la più ricca. Letta senza proprietà, Patroni Griffi sbanca
Sottotitolo: Pubblicati online i redditi dell’esecutivo. Prima tra i ministri la titolare della Giustizia con 319mila euro, 730 alto anche per il sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Per il premier reddito di 123.893 e nessuna proprietà intestata. Ma manca il patrimonio familiare. Fanalino di coda Kyenge con circa 38mila euro
Io lo so che non devo leggere il giornale italiano, ma ogni tanto ci ricasco: ed ogni volta mi viene un attacco di rabbia, tra i Calderoli, Alfano, e le schifezze varie.
Prima di dirvi perche’ mi arrabbio questa volta vi voglio raccontare una storia: io mia rrabbio sempre, effettivamente, ma questa volta sono piu’ giustificata. Leggete.
Tempo fa, quando i miei genitori erano a Melbourne, li abbiamo portati a mangiare al ristorante giapponese: l’obiettivo infatti era fargli respirare l’aria multiculturale australiana, e fargli provare diversi cibi. Mia mamma ha gradito, soprattutto il sushi (la adoro <3), mio padre non tanto 😀 Pero’ abbiamo passato una bella serata, scherzando e ridendo, e bevendo del buon vino. Mentre andavamo via, allegri e contenti, io ho la sventurata idea di prendere il cellulare e leggere dei messaggi della commercialista italiana. Leggo il messaggio, vedo gli allegati che mi ha mandato, e ricordo solo che la vista mi si e’ annebbiata, che ho cominciato a balbettare confusa, e che in pratica ero in preda ad un attacco di panico.
Il messaggio mi chiedeva di contattarla urgentemente, perche’ era appena arrivato un avviso di accertamento dell’Agenzia delle Entrate nella quale mi veniva comunicato di dover pagare 16000 euro e qualche spicciolo per evasione fiscale, per non dichiarazione di patrimonio immobiliare. 16000 Euro. Penso che ora possiate capire perche’ mi mancasse l’aria. Della serie: come bloccarti la digestione del sushi. Ricordo che in quel momento ho pensato che fosse bello avere i miei genitori a Melbourne, perche’ probabilmente non sarei tornata mai in Italia, visto che non saprei come pagare 16000 euro di multa.
Ovviamente l’evasione era minore, ma poiche’ era relativa all’anno 2008, dovevo pagarci la mora…questo e’ il primo punto scandaloso: io faccio un errore in dichiarazione, tu te ne accorgi 4 anni dopo, e io devo pagarti 4 anni di interessi perche’ ma tua macchina burocratica inefficiente non e’ riuscita a fare i dovuti controlli per tempo? Folle.
Nel frattempo recupero l’uso della parola, e riesco a spiegare a grandi linee agli altri perche’ io sia sotto shock. Penso di tutto: e’ uno scambio d’identita’, ho sbagliato dichiarazione, ho delle proprieta’ intestate e non lo sapevo. Perche’ questo e’ il secondo punto: io non ho proprieta’. Sono pezzente, non ho case ne’ terreni. Pero’ in quel momento mi sono girata con faccia feroce da mia madre: “Ma mi avete intestato qualcosa a mia insaputa?”, sapendo ovviamente che fosse una domanda imbecille, perche’ che mi dovrebbero intestare? e come fanno a farlo a mia insaputa, se minimo occorrerebbe andare da un notaio? ma sul momento ero troppo nel panico per capire.
Torniamo a casa, contatto l’avvocato, e le spiego cosa e’ successo. Lei, da bravo avvocato, invece di rassicurarmi mi racconta delle disavventure di decine di suoi clienti con Equitalia, ed il panico si reimpossessa di me. Perche’ a questo punto scopro il terzo punto della questione: anche se non hai evaso in nessun modo, e l’errore e’ dell’Agenzia delle Entrate, e’ importante fare ricorso. Perche’ se non fai ricorso entro 60 giorni l’avviso di accertamento diviene immediatamente esecutivo: non importa che tu sia colpevole o meno, devi pagare, da quel momento sono cavoli tuoi, che finisci tra le grinfie di Equitalia. E tante persone che hanno ricevuto una lettera come la mia si ritrovano ad avere contenziosi di decine di migliaia di Euro con Equitalia perche’ non hanno fatto ricorso per tempo.
FOLLIA.
Ricapitolo: io faccio la dichiarazione, tu Stato la verifichi dopo 4 anni, trovi un irregolarita’, e mi multi, facendomi pure pagare una mora per i 4 anni che TU hai impiegato a verificare la mia dichiarazione. Questa irregolarita’ in realta’ non sussite, perche’ tu stai facendo un errore di interpretazione della mia dichiarazione. Ma se io non ti faccio ricorso entro 60 giorni, devo pagare, anche se l’irregolarita’ non esiste. Se non faccio ricorso, non ho scampo, Equitalia mi spremera’ come un limone, senza alcuna pieta’. Non so voi, ma io lo trovo assurdo. Perche’ poi se sostengo delle spese per fare il ricorso, e dimostro che l’irregolarita’ non esiste, non e’ che mi vengano restituiti i soldi che ho dovuto spendere per un errore non mio. In pratica se io sbaglio, pago, e pago salato (e pago pure l’inefficienza statale di impiegare 4 anni ad analizzare la mia pratica). Se lo Stato sbaglia, non paga, se ne fotte, non ti risarcisce. E prova pure a fotterti comunque, sperando che tu sia fesso e butti la lettera di notifica della sanzione. Mi chiamano gentile contribuente, gli stronzi, ho perso anche la mia qualifica da cittadino in questo momento…sono diventata un evasore fiscale.
E oltre alle tasse non pagate, alla sanzione, alle spese di notifica dell’accertamento, c’e’ anche un 8% che si prendono quelli di Equitalia: totale 16106 Euro.
Una volta recuperata la ragione, riesco a rintracciare la commercialista (maledetto fuso orario!), che contatta l’Agenzia delle Entrate, e verifica il motivo della presunta irregolarita’: nessuno scambio di persona, la dichiarazione e’ la mia. Nel 2009 ho usufruito di una detrazione delle spese di affitto (grazie governo Prodi), per cui ho scaricato il contratto di affitto per la stanza romana. Questi geni dell’Agenzia delle Entrate, invece di considerare il contratto come un’uscita, hanno considerato il contratto come un’entrata, considerandomi in pratica come il padrone di casa, e dichiarandomi colpevole di non aver dichiarato la mia proprieta’ imoobiliare, ossia una casa di 5 vani nel quartiere S. Paolo di Roma. Una barzelletta, se non fosse che quei soldi uno dovrebbe sganciarli davvero in caso di mancato ricorso :S
Ovviamente abbiamo fatto ricorso, ed ho ricevuto la comunicazione che attesta che il caso e’ chiuso, e che non rischio l’arresto per evasione fiscale la prossima volta che arrivero’ a Fiumicino. Fiuu.
Pero’ pensate a quanto mi abbia fatto incazzare l’articolo di oggi in cui, con la scusa di essere trasparenti, mi si e’ sbattuto in faccia la mia assoluta posizione di cittadino e di evasore di Serie B. Io prendo una multa di 16mila euro per un errore in dichiarazione, che rischio pure di pagare se non faccio ricorso, e nessuno si prende la briga di verificare che Letta non abbia intestato le proprieta’ ai familiari per non pagarci le tasse che dovrebbe pagarci? Mi vengono a dire che il povero Franceschini ha un mutuo, come se dovessi pure provare pieta’ per lui…. E che qualcuno di loro non dichiara automobili: grazie al cavolo, hanno l’auto blu, che se ne fanno dell’auto?
Da cittadina incappata tra le grinfie dell’Agenzia delle Entrate e di Equitalia, sono incazzatissima: Letta dovrebbe essere obbligato a dichiarare i patrimoni familiari, non me ne frega nulla del diritto di privacy, e’ il premier di questo paese, e voglio sapere se fa i giochi sporchi evitando di pagare le dovute tasse. E se la legge non puo’ obbligarlo, dovrebbe sentirsi moralmente obbligato a farlo, per gli obblighi che ha verso la nazione che rappresenta.
Ah, per inciso: abbiamo appena presentato la dichiarazione dei redditi qui, online, con un tool assistito. Entro tre mesi ci arriveranno i rimborsi, se ne abbiamo diritto: non tra 4 anni. Sono piccoli, insignificanti particolari che ti possono cambiare la vita.
F come fantastica :D… mi trovo sempre nei tuoi racconti
Nel senso che anche tu sei vittima di Equitalia e del nostro fisco? 🙂 un abbraccio bellezza!
E’ sempre un piacere leggere le tue “avventure” 😉
Ciao Stefy! grazie 🙂 come stai?
mamma mia non hai considerato che magari la lettera ti potesse arrivare in ritardo dalle poste italiane ahi ahi