Incontri ravvicinati con i “locals”
1 Dicembre 2012
EffeMaschio ha trovato lavoro, e quale modo migliore di festeggiare se non partire per un fine settimana lungo?
Cosi venerdì mattina prenotiamo i biglietti per partire il giorno dopo per Brisbane, esattamente gratis, grazie alle miglia British Airways. Brisbane è piena degli shoolies in questo periodo, ossia gli studenti all’ultimo anno delle superiori che partono in vacanza alla fine dell’anno scolastico, con un solo obiettivo: distruzione fisica. Cosi scartiamo l’idea di passare i nostri 4 giorni sulla Gold Coast, e con la nostra macchina a noleggio ci dirigiamo verso la Sunshine Coast.
Siamo nel Queensland, the Sunshine State, come dice lo slogan sulla targa delle macchine. Arriviamo da una Melbourne freddina, che si riscalda pian piano, all’estate piena: infradito e pantaloni corti, cielo azzurro, caldo e mare. Siamo nella parte subtropicale: palme ed eucaliptus, verde tropicale…e animali strani. E infatti è arrivato il momento per EffeFemmina di andare a conoscere di persona un po’ di creature autoctone.
Così, anche se a lei gli zoo stanno sulle palle (per una serie di cause perse di matrice animalista), si ritrovano all’Australia Zoo. Lo zoo di Steve Irwin. Si, proprio lui, quel matto che catturava coccodrilli ed andava in giro a cercare gli animali più strani e pericolosi, ed è morto punto da una razza…povero, che fine senza onore per uno che ha cacciato coccodrilli lunghi 8 metri!
Comunque, lo zoo presenta a EffeFEmmina la fauna locale. Ci sono i koala, con la loro faccia un po’ stupida, sembrano dei bimbi indifesi, ma sono teneri! E poi i dingos, la tartaruga più longeva del mondo, i cassowaries e i canguri, i coccodrilli, sia di acqua dolce che di acqua salata. E poi loro, in una stanza piccola e chiusa, alla fine del percorso. I serpenti.
EffeFemmina passa il quarto d’ora più spaventoso dell’ultimo anno, guardando i mostri viscidi nelle teche. Scorrono le etichette: velenoso, il secondo più velenoso del mondo, il quarto più velenoso del mondo. Guarda le mappe, verifica quali vivano anche a Melbourne e quali no. Esce dalla sala con una fifa addosso, nemmeno una goccia della soddisfazione di aver visto i canguri è rimasta in lei. I serpenti l’hanno succhiata via. Cavolo, aveva dimenticato i serpenti e i ragni, si era ormai abituata! Vedere la gente che cammina scalza per la città le aveva infuso fiducia. E invece lo zoo…….
Il giorno dopo ci dedichiamo al trekking alle Kondalilla Waterfalls. EffeFemmina sobbalza od ogni rumore sospetto, EffeMaschio la sfotte in modo umiliante. Il percorso si snoda nella foresta, che è fatta di eucaliptus e di alberi tropicali.
Ad un certo punto, mentre risalgono i gradini che riportano dalla piattaforma panoramica sulle cascate al sentiero principale, EffeMaschio, che è davanti, si ferma e fa un salto indietro. “Un serpente”, dice. EffeFemmina pensa sia uno scherzo “Non dire cazzate!”. “No, è vero”, dice lui scendendo di un altro gradino. EffeFemmina si affaccia timidamente, non vede nulla, ed EffeMaschio le indica una cosa, piccola, non molto grande, che giace sui gradini. “Ok, siamo in trappola”, pensa lei constatando che per salire si deve passare accanto al serpente, e non è consigliabile. EffeMaschio, con un coraggio trovato chissà in quale fondo, cerca un bastone e comincia a sbatterlo per terra per fare del rumore e farlo quindi muovere. Niente da fare.
Il Fato ci viene incontro, sotto sembianze impensabili: un gruppo di adolescenti, quegli stessi schoolies che speravamo di non incontrare, arriva in verso opposto. Per una volta, EffeFemmina non maledice il loro schiamazzare e il loro essere come un ciclone: il trambusto e le urla da galline starnazzanti mettono infatti in fuga il serpente. Evvai.
Il corpo è grigio, la testa è più grossa del corpo, ed è sul marroncino. Ed EffeMaschio se l’è trovato di fronte con la bocca spalancata e la lingua arguzza divisa in due. Non abbiamo testimonianze fotografiche perchè l’ultima cosa che ci è passata per la testa è stata fotografare la bestia! Non sappiamo ancora se fosse velenoso o meno, dobbiamo verificare. Ma la fifa è stata talmente grande, che in un secondo dimentichiamo l’idea di fare il bagno nella piscina naturale, e ci accodiamo al gruppo starnazzante, certi che la loro compagnia equivalga ad avere dietro gli antidoti.
Il gruppo si ferma a fare delle foto dentro un vecchio tronco, una di quelle cavità buie dove non sarebbe raccomandabile infilare mezzo dito…so’ ragazzi, e so’ australiani, loro possono. Noi no.
Camminiamo, una lucertola ci fa prendere un altro infarto, il cuore di EffeFemmina rischia di scoppiare. Il parcheggio è una visione, come un’oasi per chi cammina nel deserto. Ah, dolce, caro, amico asfalto!
Immaginiamo il serpente venirci dietro, e, come nel peggiore film dell’orrore, entrare in macchina e accomodarsi nel sedile posteriore. Vediamo la scena finale del film: noi che partiamo, sentendoci salvi, e lui che guarda fuori dal cruscotto posteriore…con la lingua aguzza di fuori….okok, è solo immaginazione mate, stop the movie 😉
mamma mia… io solo leggendo mi so ..bip.. sotto 🙂
i serpenti mi mettono veramente terrore… anzi direi tutti i rettili di ogni spece e dimensione…
sarà stata colpa dei mie cuginetti che mi terrorizzavano con le luccertole quando ero piccina….
baci amichetti…
ahahah, a chi lo dici, io li odio! mi fanno schifo, tutti i viscidi rettili…tutti…
La foto al serpente nella teca..è l’unica mossa 😀
Non ho capito… 🙁
Dopo aver passato una giornata intera a leggervi, ho pensato che non posso non lasciarvi il mio commento.
Siete divertenti, in gamba e se EffeFemmina scriverà il suo libro, lo leggerò di sicuro come ho letto tutto d’un fiato le vostre avventure scritte e descritte Benissimo!
Se è vero che ridere fa bene alla salute allora sappiate che la storia della sindrome del bir mi ha davvero allungato la vita.
Felice di aver trascorso questa giornata “con voi”
Alla prossima, Complimenti e Auguri di Cuore!
Cristina dalla Svizzera che medita sul Giro del Mondo 🙂
Ciao Cristina, grazie! ahahah, la sindrome dell’orso e’ superata, ma ogni tanto ritorna…mannaggia a sti australiani!
Come possiamo convincerti a partire per il giro del mondo? sai che meditarci e’ gia’ un buon 20% dell’impresa? 😀
Un abbraccio