Proprio un bel giorno
“mamma oggi e’ stato proprio un bel giorno” mi ha detto D. mentre lo mettevo a letto venerdi sera.
E niente, questa frase mi ha spiazzata completamente. Per me e’ stato un ordinario venerdi in lockdown, con la grande rottura di andare alle Poste per provare a spedire per la seconda volta un pacco il cui codice di riconoscimento non funzionava.
Quando mia sorella mi ha chiesto come mai D. loa vesse trovato bello, le ho detto…”non lo so, non abbiamo fatto niente di speciale”
E le ho descritto la giornata.
Alzati tardi, dormito ben oltre l’orario normale.
Lezione di musica, nel corso online, cominciata con qualche minuto di ritardo visto l’alzata tardi. Canzoncine e balli.
Usciti al parco con le bici, fatto merenda sulla coperta da picnic, e giocato li a nascondino e “acchiappa acchiappa”.
Tornati a casa, pranzo, poi Lego per D mentre io mettevo a letto G e andavo alle Poste.
Merenda in giardino, con altalena e giochi vari. Aperitivo con spritz per i grandi
Letto il nuovo libro di Star Wars sul divano
Giocato con le Lego Duplo
Prima di cena abbiamo dipinto sui quaderni dei disegni.
Mangiato cibo giapponese buonissimo, preso da un ristorante da cui non avevamo mai ordinato il take-away (***)
Bagno e libri di Star Wars
Ora, premetto che in questi anni sono molto migliorata nel cercare di vedere il bicchiere mezzo pieno, piuttosto che quello mezzo vuoto.
Ho imparato l’empatia, o emotional intelligence. Ho imparato a non arrabbiarmi quasi mai, a stare calma, a non alzare la voce
(nel 99%, sto ancora lavorando a quell’1% che viene fuori solo con i miei gentori, che sono chiaramente una figlia orribile, e me ne vergogno assai ).
Ho imparato ad assaporare le piccole cose.
Poi pero’ e’ arrivato il Covid. E il lockdown numero 1. E poi il lockdown numero 2. E la mia anima zen in questo periodo vacilla parecchio, con la stanchezza mentale data della chiusura e isolamento, ma soprattutto dalla distanza da casa, non solo fisica, ma per la prima volta burocratica.
Quindi diciamo che sono molto poco Pollyanna.
COsi l’affermazione di Daniel mi ha spiazzata, perche’ aveva ragione, e’ stata davvero una bella giornata tranquilla.
Con i bambini che sono stati buoni, allegri e un po’ pazzi come sempre, ma ci siamo divertiti, abbiamo passato un sacco di tempo assieme e fatto tante piccole cose divertenti.
Eppure ho avuto bisogno di un bambino di 5 anni per rendermene conto, presa dal mio focalizzarmi sull’unico momento brutto della giornata(l’avventura alle Poste).
D. mi ha fatto capire che se voglio sopravvivere a questo lockdown mentalmente sana, devo concentrarmi su quel bicchiere mezzo pieno.
Che non servono a nulla le app di meditazione, e lo yoga online, se quel “pensare positivo” non viene vissuto da mattina a sera.
A volte e’ molto semplice, basta solo guardare il mondo dai loro occhi.
(***): venerdi o giovedi sono serata take-away per noi, visto che sono i nostri giorni soli con i bambini, mentre l’altro lavora. No energie per cucinare e pulire la cucina alla sera. Serata libera dalle verdure da pelare e tagliare, yeah!!