Assaggio di primavera (a testa in su)
Io lo dico sempre che non devo fare piani, perche’ i miei piani saltano sempre. E questa volta non e’ stata da meno!
Innanzitutto bisogna specificare che gia’ questo viaggio e’ stato particolare: pensavamo di tornare in Europa a Giugno, per goderci un po’ d’estate, ma un piccolo Fagiolino che mi cresce dentro ci ha fatto cambiare programma (dicono comincino presto a rivoluzionarti la vita….e hanno ragione). E cosi siamo abbiamo deciso di partire per Pasqua, prima che la mia pancia esploda e che diventi difficile viaggiare su un volo intercontinentale *.
Cosi questa volta siamo partiti in 3: io, EffeMaschio e la mia panza di sei mesi (22+0 settimane per essere precisi). Di fronte a noi un’impresa titanica: Melbourne-Kuala Lumpur–>stop over di 8 ore–>Kuala-Lumpur-Roma–> stop over di 4 ore–>Roma-Cagliari–> Cagliari-Sadali, per un totale stimato di almeno 42 ore. Io e il Fagiolino abbiamo retto la prima parte del viaggio meglio del futuro padre, che gia’ a Kuala Lumpur era collassato con crampi addominali a causa di un pacco di Pringles alla cipolla ingurgitato con veemenza in aereo.Succede quando il tuo intestino e’ stato viziato solo con cibo biologico! Noi invece abbiamo avuto il crollo a Roma, non abbiamo retto le 4 ore di attesa in aeroporto dopo un eterno volo intercontinentale…e la mazzata finale, ed e’ comico dirlo!, e’ venuta dalle curve Cagliari-Sadali: noi gente di citta’ senza macchina, abituata a spostarsi solo sui mezzi pubblici o in bicicletta, non siamo abituati a curve, la cintura, ma soprattutto alle buche. Che fare 10 minuti in macchina dentro Cagliari, a Pirri o sulla 131 equivale a un giro in fuoristrada a Fraser Island, giuro!! Solo meno divertente, piu’ affollato, e con un sacco di gente incazzata attorno.
Le vacanze sono state comunque una figata: al posto dell’estate abbiamo trovato il freddo glaciale, ma il cibo e il tempo passato in famiglia e con gli amici hanno compensato ampiamente il freddo. Dopo la Pasqua insieme in Sardegna EffeMaschio e’ partito a Bari, dove io l’avrei dovuto raggiungere la settimana successiva. Ma sara’ colpa del cibo, delle buche prese con la macchina, dell’andare e tornare da Sadali a Cagliari, della maledetta panciera appena comprata, oppure delle ore piccole fatte per la reunion delle amiche di sempre….io il volo per Bari non l’ho mai preso, e al suo posto ho passato 3 meravigliose notti in una suite doppia del Policlinico Universitario. Che il cibo sardo dev’essere garbato talmente tanto al Fagiolino da avergli fatto decidere di nascere in Sardegna! Dopo dosi massicce di flebo durate 48 ore e gambe incrociate, tutto e’ tornato alla normalita’, abbiamo usato il nostro potere genitoriale per riprendere controllo della piccola peste e ricordargli che deve nascere in Australia, tra i canguri, non nel mezzo del Mediterraneo. Ma nel frattempo ogni piano di visita di Bari e Roma e’ saltato, e anche la partenza per Melbourne prevista per il sabato e’ stata rimandata di qualche giorno. Messa un po’ agli arresti domiciliari e costretta al riposo dopo qualche giorno effettivamente troppo frenetico, mi sono concessa poche ore d’aria al giorno, assicurandomi di fare il pieno di sole, che il freddo nel frattempo ha lasciato spazio alla primavera. Ah, la primavera, la stagione dimenticata! Quanto la adoro….il sole forte ma non troppo, il cielo azzurro, il verde dell’erba, l’aria pura, le giornate lunghe, le margherite sui prati, l’aria di felicita’… abbiamo preso tanto di quel sole in due mattinate di mare al Poetto e un pomeriggio romano spaparanzati sul prato di villa Doria Pamphili, che siamo tornati qui abbronzati. Cosi il weekend invece di viaggiare per Melbourne siamo stati a goderci il Poetto, a Roma abbiamo fatto una sola notte e non abbiamo potuto fare i turisti, ma soprattutto io non ho potuto strapazzare la nipotina barese, che in questi 9 mesi in cui non ci siamo visti e’ diventata quasi piu’ alta di me (nonostante abbia 3 anni e mezzo…) 🙁
Di seguito qualche scatto rubato, tra famiglia e amici. Un grazie enorme alle milanesi, che il weekend hanno fatto una trasferta solo per venire a conoscere la panza, permettendo la ricostituzione delle Rum & Pera Girls, anche se io stavolta il rum l’ho dovuto lasciare stare.
Grazie a Mademoiselle e alla bella mattinata passata insieme al mare, e al resto delle donne sarde con cui abbiamo passato una bellissima serata, bello stare di nuovo tra tante amiche a chiacchierare di tutto, quanto mi mancava!
Grazie ad H&M che ci ha ospitati per l’ennesima volta nel suo comodissimo divano letto: e’ sempre un piacere passare del tempo insieme e fare 4 chiacchiere serie, e’ incredibile come a volte la distanza possa avvicinare, invece di allontanare! Speriamo di riempire il bellissimo album con le mongolfiere anche di tante foto insieme 🙂
Grazie al resto della truppa romana che ha risposto all’invito last-minute, e anche al gestore del pub che continuava ad aggiungere tavoli per far sedere la gente che continuava ad arrivare 😀
Grazie alla mia famiglia per i bei momenti apssati insieme e per essersi presi cura di noi mentre alloggiavo al Policlinico 😉
Grazie agli amici cagliaritani per la bella serata, e soprattutto a Dott. Pistis che mi ha dato l’autorizzazione per farmi una pasta ai ricci…che se il ginecologo ti dice che e’ ok non ci pensi due volte a ordinarla, con una bella spruzzata di bottarga pero’, che quando le cose si fanno, si fanno per bene 😉 (salvo passare una notte con i rimorsi di coscienza per aver mangiato dei ricci completamente crudi!!).
Grazie a chi e’ venuto in ospedale a farci visita,
Grazie al pane fatto in casa appena sfornato e alla mortadella, unione orgasmica di sapori complementari.
Grazie a Giorgio e Lau che hanno attraversato l’aeroporto di Fiumicino di corsa con due bimbe e bagagli al seguito solo per salutarci…siete i nostri miti! (e in questo caso grazie anche a Facebook che ha permesso di incontrarci casualmente).
E grazie a qualsiasi altra persona o cosa io stia dimenticando, che ha contribuito a rendere davvero belle queste 2 settimane e mezza a testa in su!
*: prima della 28 settimana non e’ richiesto un certificato medico per potersi imbarcare su un aereo
Che nostalgia….
Dai che ci vediamo presto 🙂