I <3 Airbnb
Lo confess: adoro Airbnb.
lo adoro non solo perche’ quando viaggio posso conoscere piu’ facilmente i famigerati “locals” e stare in un posto piu’ accogliente di un ostello o albergo, spendendo in genere meno, ma anche perche’ mi permette di stare in contatto col mondo anche quando non viaggio, ospitando a casa viaggiatori, turisti, persone di passaggio da Melbourne per mille motivi, migranti freschi freschi appena arrivati in citta’ o Australia. E’ un modo per continuare a viaggiare, per continuare a conoscere persone nuove, per continuare a tenere la mente aperta anche quando hai un tetto stabile sulla testa e la tua vita diventa piu’ routinaria. E’ un modo per mantenere il prurito ai piedi, anche se e’ davvero difficile che quello smetta 😉
E lo adoro anche perche’ ci permette di viaggiare di piu’, perche’ i soldi che guadagnamo affittando la stanza degli ospiti ci permettono di andarcene in giro senza pesare sul bilancio familiarr, e sono anche un bell’aiuto sull’affitto.
Questo fine settimana abbiamo affittato tutta la casa a due tipe molto hippie che sono in citta’ per un corso di Yoga nella nostra stessa scuola, a 5 minuti da casa: stanno finendo la formazione come insegnanti, e avevano bisogno di un posto tranquillo in cui stare e fare pratica dopo la lezione. E cosa meglio del nostro backyard?
Con i soldi ricavati abbiamo affittato un bungalow al mare, a Rye, sulla Motnington Peninsula, e noleggiato una macchina (che ci ostiniamo a spostarci a piedi, bici e trasporti pubblici, ambientalisti ossessionati).
Abbiamo clamorosamente toppato la scelta del weekend, visto che a Melbourne questo sabato c’era la Notte Bianca, ma vi assicuro che mentre sabato pomeriggio, galleggiando su un’acqua trasparente e turchese, sabbia bianca e piccole dunette di fronte, 30 gradi e passa, ho reso partecipe il mondo del “Sti cazzi la White Night!”.
Perche’ il mare mi fa quest’effetto, cosa c’e’ di meglio di una passeggiata sul molo e sulla spiaggia al tramonto, una cena guardando l’orizzonte blu e rosso, una mattina lazy dove la passeggiata a Cape Shanck serve per bruciare il brunch, e come regalo per la fatica della camminata c’e’ un pomeriggio lazy a leggere e nuotare? E un drive’in che ti fa volare agli anni 50, un locale messicano con musica dal vivo, un pranzo in un vecchio negozio trasformato in ristorante e cellar door con tanto di pergolato (che ti riporta a 16000 km di distanza, nel cortile di nonna), e una baia sull’oceano incredibilmente calma che e’ anche una riserva naturale. Il tutto a costo zero. Love it!
Bellissimi. Dovrei affittare una casa più grande per fare come voi!
…cosi avresti una stanza per noi quando passiamo da Milano 😉