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Il duro ritorno al lavoro…

Ma EffeMaschio che lavoro fa??

Vabbene, daccordo, esco dal silezio ed inizio a raccontare cosa fa EffeMaschio a testa in giù.

Dopo quasi un anno sabbatico (di cazzeggio) EffeMaschio è pronto a ritornare ad affrontare nuovamente le perfidie e le insidie di colloqui, head hunter, manager ed HR. Questa volta però lo farà in un ambiente completamente diverso, in Australia, dall’altra parte del mondo…Pronti? Via!

Trovare lavoro in Australia non è così facile come può sembrare…lo è ancora di più! O per lo meno lo è stato per me.

Sapevo che in Australia ci fosse carenza di informatici (per questo DoppiaEffe ha avuto il suo bel visto di lavoro), credevo però che ci sarebbe voluto almeno qualche mese prima di trovare un lavoro decente, per questo ero pronto a fare qualsiasi tipo di lavoro nel frattempo. La vita qua in Australia costa, e gli stipendi sono alti tanto da permetterti di condurre una vita agiata; però se non hai lo stipendio sono cavoli. Per questo EffeMaschio  era pronto a fare il cameriere, temporaneamente, in attesa di un lavoro come informatico.  Era pronto a trasformare il suo cv  in quello del perfetto servitore ai tavoli, del pizzaiolo acrobata o del lavapiatti dal pugno di ferro e guanti di velluto. Ho sempre avuto la curiosità di fare un lavoro diverso dall’informatico, di lavorare dietro un bancone, in un bar, di poter chiacchierare con i clienti. Non ce n’è stato bisogno però. A 3 giorni dal nostro arrivo downunder, dopo aver trovato una sistemazione temporanea, e dopo aver ristrutturato in maniera adeguata il mio vecchio cv arruginito, inizio ad inviarlo modello spam utlizzando i due siti di recruiting principali:

www.seek.com.au

www.mycareer.com.au

Ci sono centinaia di annunci, ovviamente mando cv per diversi ruoli. La rogna più grande è quella di dover cambiare la cover letter quasi sempre per adeguarla all’inserzione. Pare che i recruiter leggano le prime tre righe, quindi in quelle tre righe devi cercare di renderti interessante in base ovviamente a quello che è richiesto.

E così  EffeMaschio si sdoppia, quadruplica, un pò come Silvio ai tempi d’oro. Prende forma Effemaschio Project Manager, EffeMaschio Business Analyst, EffeMaschio Sales engineer, Effemaschio ornitologo (cit. Vieni Avanti cretino).

Ed anche il curriculum va adattato, per evidenziare ogni volta quello che è richiesto nell’inserzione…chi diceva che cercare lavoro è di per se un lavoro, sicuramente non eagerava.

E già mi immaginavo ai colloqui, vestito da cacciatore a cercare di indovinare il volatile vedendo solo la coda…

Il primo giorno non chiama nessuno, abbastanza normale penso tra me e me, è solo  il primo giorno.

Il secondo neanche, è normale anche questo lo so…però iniziano ad insinuarsi dei dubbi in me. Fino ad adesso l’ho fatta facile, l’Australia di qua, l’Australia di la, sicuramente troviamo un lavoro… e se non lo trovassi adesso? Sarebbe una grossa delusione per me.

Jess, la ragazza australiana che ci ospita con airbnb, ci spiega che non sarà facile trovare un lavoro in questo periodo. E’ Novembre, si avvicinano le festività natalizie. Qua in Australia le festività natalizie sono equivalenti a quelle estive da noi. Immaginatevi Agosto e fine Dicembre insieme in Italia. Le aziende rallentano, la partenza dei nuovi progetti vengono rimandati a fine gennaio/febbraio viste le festività incombenti. Tutto il sistema rallenta come i battiti cardiaci di un orso che si appresta ad andare in letargo

Merda, penso io, questo non lo avevamo considerato. E adesso?

Sempre Jess però ci tranquillizza però, perchè vista l’incombeza di festività ed estate arriva anche il turismo quindi i lavori legati a quel settore  aumentano notevolmente.

Dopo aver passato due giorni ad inviare cover letter + cv senza ricevere alcuna chiamata, inizio a preparare il cv del perfetto barman, agente di viaggi o babbo natale per far divertire i bambini nei grandi centri commerciali di Melbourne.

Ecco però che il terzo giorno il telefono con dentro la mia scheda australiana squilla. Guardo EffeFemmina, guardo il telefono e poi di nuovo EffeFemmina accennando un sorriso. EffeFemmina, con evidente ansia, mi apostrofa candidamente con un “Cazzone rispondi”.

Rispondo con un sorriso a 32 denti sul volto, pronto a fare il mio miglior accento australiano. Ma dall’altro lato “Salve sono dell’agenzia immobiliare xxx, volevo sapere se è interessato all’appartamento che è venuto a vedere sabato in via yyy”. Il mio sorriso si spegne, e torna la fase depressiva. Succede un paio di volte,che chiamino al mio cellulare e nessuna chiamata sia relativa ai cv che ho inviato. Una volta chiamano dalla banca, è il consulente Amarani Suramanabanapani, un’altra è Jim Nonhocapitobeneilcongnome che vuole farmi delle domande sul consulente Amarani Suramanabanapani per capire se la conversazione è stata di mio gradimento e in cosa Amarani Suramanabanapani può migliorare. Incredibile questi Australiani, pare che nulla sia lasciato al caso da queste parti, il cliente è sempre messo al centro delle attenzioni e si cerca di carpire la soddisfazione del cliente ad ogni stato del processo. Ma io sono troppo scoglionato per apprezzarlo. Voglio che qualcuno mi chiami per un colloquio. Anche solo per tirarmi un pò su e trovare la forza il giorno successivo a mandare cv.

Ed ecco che all’ennesima chiamata, dopo aver risposto scoglionato, la head hunter si presenta. Mi chiede se sono io che ho mandato il cv per la posizione x. Si sono io, sicuramente sono io, ne ho mandati  un centinaio nei due giorni precedenti, cavolo se sono io.

Mi chiede se mi ricordo di che posizione si trattava. Certo rispondo io, è sicuramente una posizione da business analyst. Su 100, 80 saranno stati da BA, 15 da PM e 5 da sales engineer. Quante possibilità ho di sbagliare?

No mi dice,  è per sales engineer. Prima figura di merda.

Da solo 10 secondi di conversazione la recruiter ha capito che:

a. ho mandato cv a tappeto

b. ho mandato cv anche per ruoli diversi

c. sono un paraculo

Ma forse queste sono solo le pippe mentali di uno abituato a sgomitare tra altri migliaia di candidati quando cerca un lavoro. Qua invece la mia gaffe poco importa. La recruiter mi dice chiaramente che le persone con la mia esperienza (nell’amito dei motori di ricerca) ce ne sono molto poche qua. Mi fa un paio di domande, mi chiede di raccontarle del mio passato, perchè ho cambiato lavoro, perchè sono venuto in australia e bla bla bla.

Dice che presenterà la mia candidatura al suo cliente e spingerà per farmi fare un colloquio con un dirigente. Dice il nome della società, la conosce verò? Certo…certo che no rispondo io. Maccome è una delle più grandi società di sviluppo software europee che ha appena fagocitato una società che si occupa di motori di ricerca.

Inizia a sentire un prurito, mi sembra un film già visto. Società grande acquisisce società piccola, EffeMaschio viene assunto durante il processo di acquisizione, Effemaschio viene licenziato dopo qualche mese. Professionamente però, viene una signora, equivalente di George Clooney nel film “up in the air”, direttamente da Oslo, addestrata a licenziare, che quasi ti fa credere che il licenziamento ti stia aprendo migliaia di nuove opportunità. Ma questa è un’altra storia.

Dove ero rimasto…ah ecco…il licenziamento. Qua sono più educati. Non si dice licenziato ma “made redundant”. Sono più paraculi di me questi Australiani.

Mi hanno detto che i recruiter fanno solo perdere tempo da queste parti. Alla fine non concludono niente. Meglio contattare direttamente le società. Peccato che l’80% dei job post sia proprio messo dai recruiter sul web…

Silvia (così si chiama la tipa) , in modo molto professionale mi ringrazia e dice che mi farà sapere.

Il giorno dopo un’altra telefonata, direttamente dal general manager di un’azienda, che lavora con Google. Vuole che vada da loro per un colloquio. La ruota inizia a girare quindi, qualcuno mi c hiama. Sicuramente i primi colloqui andranno male, la mia idea è quella di utilizzarli per fare un pò di esperienza, sono tanti anni che non faccio un colloquio, ho bisogno di rispolverare ed oliare un pò la macchina sparacazzate che è in me.

Fatto sta invece che dopo il primo colloquio nella società che lavora con Google anzichè sentirmi dire il solito “le faremo sapere”, mi dicono che sono io la persona perfetta per quel ruolo, che hanno intervistato altri candidati ma sono proprio io colui che cercavano… mi diranno lo stesso nell’altra società, quella che si è affidata a Silvia. A questo punto mi sorge un interrogativo:

il “sei tu  la persona che cercavamo” equivale a “le faremo sapere”? Se si, sono davvero educati questi australiani.

Cerco di vedermi dall’esterno quando faccio un colloquio. Per un attimo mi assento da mio corpo, che può sparare cazzate in autonomia oramai,e provo a mettermi difornte a me. Al posto della persona che mi sta intervistando. Ed allora vedo una persona che parla in modo sicuro, ti guarda fisso negli occhi quando parla e muove le mani facendo grandi archi. E quando meno te lo aspetti tira fuori una monetina dall’orecchio, due colombe da sotto al tavolo, un coniglio dal cappello. Inoltre indossa una bella cravatta, una di quelle cravatte che ti invitano a fissarla mentre lui parla ed in quel momento le sue parole suonano come in un eco lontano mentre la sua cravatta prende forma, i suoi colori si liquefano ed iniziano a roteare e fondersi tra loro e senti una voce che dice “assumimi, assumimi, assumimi….”

Fatto sta che due giorni dopo il tipo che continuava a fissare la mia cravatta mentre parlavo mi chiama e dice che mi vogliono assumere. Dopo solo un colloquio. Ad uno  stipendio leggermente più alto di quello che avevo chiesto.

Mi pare strano. Ho il timore che in realtà il giorno in cui andrò la mi espianteranno gli organi per spedirli a qualche ricco imprenditore cinese, ed il tipo terrà la cravatta per se. Ma qua siamo in Australia, un paese strano, dove tutto può succedere. E così come un piccolo polipo dalle striature blu può essere mortale per l’uomo anche io posso ricevere un’offerta di lavoro a tempo indeterminato a due settimane dall’arrivo nel paese, con uno stipendio più alto di quello che potevo pensare e dopo solo un colloquio. Ma non è finita qua, mi chiedono quando voglio iniziare ed io mi prendo un paio di giorni per andare verso la sunshine coast a festeggiare con EffeFemmina. Andiamo al mare quindi ed al mio ritorno mi presento in azienda. Per la serie approfittiamo subito quando possiamo prenderci una vacanza che non si sa mai come andrà a finire. Magari dopo l’espianto di un rene non potrò più allontanarmi così tanto da Melbourne.

Ci sono un cinese, un filippino, un croato, un nepalese, un greco ed un paio di australiani. Sembra una barzelletta ed invece è l’azienda in cui lavoro. Il GM mi presenta a tutti, il mio timore è di essere chiuso in una stanza a cucire palloni e scarpe da ginnastica ed invece nella stanza c’è la mia scrivania, bella larga con tutto il necessario per fare il mio lavoro “Senior search consultant”, lavorerò spalla a spala con i ragazzi di Google di Sydney. Mi danno anche il cellulare con scheda aziendale.

L’ambiente  è rilassato, si lavorano solo 7 ore al giorno. Passo così le mie prime 2 settimane di lavoro in Australia, tranquillo, vado da un paio di clienti, studio, preparo un paio di mock-up. Peccato che nel frattempo la cosa sia andata avanti anche con l’altra azienda. Silvia richiama, dice che gli sono piaciuto molto e che vogliono continuare nel processo.

Faccio un colloquio con il capo dell’HR al telefono direttamente da Pechino. Silvia mi manda un documento dove ci sono le tipiche domande che uno dell’HR fa ad un colloquio, dice di prepararmi, ed allora:

“Quali sono i tuoi pregi?”, “Quali sono i tuoi difetti?”, “Qual è stata la situazione più difficile  che hai affrontato, e come l’hai superata?”, “Hai mai litigato con il tuo migliore amico?”, “E con tua nonna?”, “chi è il presidente della Mongolia?”, “Ti piacciono i fiori?”

Studio tutto, mi preparo le risposte, oramai sono una macchina da colloquio, un robot, le so tutte!

Ovviamente Il giorno del mio colloquio telefonico, proprio nell’ora in cui il cinese mi deve chiamare, la rete di Vodafone Australia decide di collassare, il sistema di aria condizionata cede ai 38 gradi esterni e fonde lasciando 1/3 dei suoi clienti senza connessione.

Ma al tipo Cinese non gliene frega un fico secco di sapere se mi piacciono i fiori, mi fa un paio di domande di routine e poi si dilunga a raccontarmi tutti i pregi di questa fantastica multinazionale. Sembra quasi che lui debba convincermi a farmi assumere dall’azienda che rappresenta e non il contrario. Ed allora il colloquio che tanto temevo (perchè temo quelli dell’HR) finisce a tarallucci e vino, ci facciamo due risate e ci salutiamo cordialmente.

Dopo un paio di giorni arriva la conferma, mi fanno l’offerta ed io sono deciso ad accettare, xchè:

– Ho un incremento del 30% dello stipendo :O

– il ruolo in azienda è di livello più elevato

– essendo una multinazionale, quando torneremo in Europa, potrei provare a farmici trasferire…

– la sede è ad uno schioppo di treno da casa mia, forse ci posso arrivare anche in bicicletta.

Unico lato negativo, è una multinazionale! E dopo le mie esperienze pregresse non sono poi tanto contento di iniziare a lavorare in una multinazionale. L’unico punto di sollievo è dato dal fatto che in Australia sono pochi, quindi dovrebbe essere come lavorare in una piccola azienda (+ la burocrazia di una multinazionale). Ed infatti insieme all’offerta mi arrivano anche da firmare i documenti di: internal policy, etica morale, patto di non concorrenza, bla bla bla. Voglio morire! Ma in questo momento, dopo aver delapidato i nostri risparmi nel nostro anno sabbatico, abbiamo bisogno di soldi e qua i soldi sono tanti!

Accetto, alla peggio c’è sempre tempo per cambiare qua in Australia; questo mi riporta alla mente il fatto che adesso devo licenziarmi dall’azienda in cui lavoro. Dopo manco due settimane, dopo un christmas party in cui DoppiaEffe ha scroccato una cena dal greco + ouzo a non finire, dopo aver visto il proprietario, ubriaco perso, attaccato ad un palo della luce senza avere il coraggio di mollarlo, dopo esser stato accolto nella famiglia multicolore di questa piccola, sonnecchiante, candida società. Non mi sento molto bene a licenziarmi, mi sento un pò in colpa, però la vita è fatta di azioni e scelte difficili e questa è una di quelle.

La mattina arrivo in ufficio, tutti mi sorridono, ed io mi sento un pò una merda perchè sto per dare le dimissioni.  il capo mi saluta con un sorriso, il mio compagno di stanza pure, ma io ho già venduto l’anima al diavolo. Mi siedo per 5 minuti alla mia scrivania, tiro un respiro profondo e vado.

Spiego al capo le mie ragioni, che prenderò il 30% in più, lui prende la calcolatrice, fa i conti e sbianca, dice che capisce, che è un pò dispiaciuto, che è un peccato, ma capisce che è un’opportunità che non posso perdere. Lo capiscono tutti ed ad uno ad uno vengono in stanza a rassicurarmi che sto facendo la scelta giusta, che mi hanno visto triste e che anche a loro dispiace però così va  vita. Tutti vogliono tenersi in contatto con me e così con la stessa calorosa accoglienza con cui sono entrato, vado via. Quanto sono educati questi australiani, nessuno mi ha insultato, nessuno mi ha lanciato oggetti contundenti contro, nessuno mi ha fatto la paternale così come sarebbe probabilmente accaduto in Italia…

Prima di lasciarvi, un’ultima cosa, inizierò a lavorare il 7 Gennaio del prossimo anno, quindi adesso DoppiaEffe ha 3 settimane libere e, dopo questa piccola parentesi di stabilità, è pronta a tornare ancora una volta on the road. Si parte verso il Queensland dove con un auto ed una tenda percorreremo i 1700 km che separano Cairns da Brisbane, passando per la grande barriera corallina, le withsundays, la foresta pluviale, fraser island e tutte le spiagge che incontreremo. Del resto la fine del mondo è vicina e quale modo migliore di finire tutto con un bel viaggio?

“Vivo in vacanza da una vita, perchè no? tra una discesa e una salita…”

Irene Grandi

Merry Christmas and a Happy end of the world!

 

EffeMaschio

Francesco M., 31 anni, Informatico. Insieme a Francesca (la EffeFemmina) decide di mollare tutto e partire per un viaggio intorno al mondo...Ed è li che inizia l'avventura che cerchiamo di raccontare in questo blog... ;)

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8 risposte

  1. minu ha detto:

    Inutile dirlo si fort…. L’italia va piangendo …
    🙂 … cmq il colpo di scena é stato quando ho letto che inizierai il 7 gennaio…e che ora siete nuovamente in giro….Buon divertimento….

    • EffeMaschio ha detto:

      Bella Minu, sai mi sono un pò affaticato in quelle due settimane che ho lavorato, quindi necessitavo un pò di vacanze 😉
      Un bacione

      • Mari ha detto:

        Cavoli io leggo solo ora tutte le news :O perchè dopo il super lavoro di dicembre e le feste in terronia oggi è il primo giorno di lavoro (con pause annesse :D).
        Sei troppo forte Frank, AMMAZZALI TUTTI YEAH

  2. sabrina ha detto:

    Grande Frank!!!

  3. Luigi ha detto:

    Mamma mia……seguivo questo blog prima come come uno dei migliori libri d’avventura…..ora, dopo questo post, lo seguo come uno dei migliori libri di fantascienza

  4. Nad ha detto:

    vi seguo praticamente dall’inizio, cioè da quando vi siete licenziati in Italia…
    Avete tutta la mia Stima. Bravi davvero.

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