Ubriachi di tango
Eccoci a Buenos Aires…i miei occhi si guardano attorno , felici di essere dove hanno desiderato di stare tante volte.
Dicono che sembri Parigi, e in certi punti e’ vero…se guardi per aria ti sembra di essere a Saint Germain de Pres. Ma noi non stiamo nei quartieri centrali stile parigini, stiamo a San Telmo.
Appena la navetta dell’aeroporto svolta l’angolo per entrare nel quartiere…appena il vialone lascia spazio alle stradine con i ciottoli…be’, e’ amore a prima vista! Le strade carine, le case basse, il mercato coperto, quest’aria di quartiere maledetto, con i turisti ma senza una bancarella di souvenir…e le milonghe tutte attorno all’ostello, circondati di milonghe e di cafe.
E questi 10giorni saranno soprattutto questo: tango. Tango ascoltato e ballato, ovunque, ogni sera, per tutte le peggiori milonghe di Aires.
Cochabamba, Salon Cunning, La Glorieta delle Barracas de Belgrano, Bendita Milonga …milonghe di lusso a Palermo e milonghe di quartiere a San Telmo, orchestre dal vivo, portici in mezzo al parco…e’ tango, ovunque, sempre.
Non riusciamo a frequentare i corsi che ci sono stati consigliati ne’ tantomeno a prendere lezioni private, sono costosissime! (Ci hanno chiesto 30 USD all’ora: prezzo evidentemente gonfiato per gli americani). Il Monetorium(e il buon senso) ci impediscono di accettare questi prezzi…ma riusciamo a fare delle bellissime lezioni ugualmente, a pochi pesos (25/30 a lezione, sui 6€!).
Salon Cunning il venerdì non ci fa impazzire: milonga fighetta, con la gente vestita stile cenone di Capodanno. La sensazione e’ di essere a una festa privata: impossibile chiacchierare e conoscere qualcuno, le persone si conoscono e parlano tra di loro, l’ambiente e’ chiuso, i tavoli sono tutti prenotati e ci tocca stare in piedi…la pista e’ gremita, ed e’ difficile ballare visto che non balliamo da tre mesi. Ma il giorno dopo (sabato pomeriggio) ci rifacciamo alla Glorietade Belgrano: lezione all’aperto, stto un portico, e milonga a ruota…bello,bello,bello!
La domenica al mercato di Plaza Dorrego ascoltiamo rapiti un’orchestra tipica che suona tango, El Afronte: il lunedì e mercoledì suonano alla Milonga Bandita. Bellissimo ballare sulla musica dal vivo! Bello e difficile, la musica cresce e rallenta, a volte esplode, ed e’ un tripudio di fisarmoniche. I musicisti…vorrei essere una brava fotografa per riuscire a catturare la passione che emanano i loro volti, la partecipazione, l’essere una cosa sola col loro strumento e con la musica.
Encantada!
Una menzione speciale alla lezione alla Escuola Argentina di Tango (Galeria Pacifico) con Veronica Alegre: costa il doppio delle altre, ma lei e’ bravissima…non ti parla di postura e di movimenti…ti parla di emozione, di comunicazione…e ti fa camminare spinto dal tuo cuore, dalle emozioni accumulate dentro di te…e’ bellissimo come riusciamo a sentirci vicini cosi, come i nostri corpi comincino a parlarsi, e ad essere una cosa unica nel movimento…ecco cosa e’ il tango, nel fondo: e’ unione, simbiosi, scambio di sensazioni..e’ magnifico capirlo cosi, con i nostri corpi chiusi nell’abbraccio più’ stretto mai provato, e più’ spazioso di sempre. Ballato cosi..be’, e’ un’altra cosa!
E poi la milonga a COchabamba…oh, Cochabamba, mi querida! porteni e stranieri, ma non turisti di passaggio per uno due giorni, gente che sta qui per ballare, che sta settimane, mesi….l’atmosfera è unica: frizante, allegra, informale. E quando dopo il “compleanno porteno” una ragazza inizia a cantare un tango struggente accompagnata al pianoforte…bè, perdonate la mia pelle d’oca.
PS: un grazie per i consigli a Germana, compagna del corso romano, e Bianca, blogger con cittadinanza portena onoraria, viste le innumerevoli volte che e’ stata qui. Abbiamo mixato i vostri consigli con le disponibilita’ del nostro budget, e il risultato es muy bonito 🙂
Fantastico racconto!! 🙂
Incredibile, dal tuo racconto sembra di vivere quei momenti. Brava. Bella la foto al tavolino, anzi belli voi… bacio
Cuore di mamma 🙂
Vi leggo dopo qualche giorno e con un pò di emozione, trovo questi post bellissimi…
A me piace molto anche la terzultima foto.
🙂 che spettacolo Mary, non voglio andarmene!